Quando gli scrittori incontrano la diversità… scrivono. E a volte sanno farlo bene: con intelligenza e misura. Con affetto e rispetto, ironia e simpatia piena d’amore. È nata da questa idea di fondo l’iniziativa “Tra scrittura e disagio – Tre narratori contemporanei raccontano le diversità”, in programma venerdì 29 marzo, giovedì 4 e 11 aprile, sempre alle 18 in Sala Granai (piazza Ospitalieri).
L’amministrazione comunale ha scelto tre di questi libri, editi recentemente, e insieme ai loro autori e tre apprezzati professionisti del mondo del disagio li ha trasformati in tre occasioni di conoscenza, discussione e confronto con al centro “loro”, le persone con disabilità. Ovvero quanti, nel già difficile “mestiere di vivere”, per motivi fisici o psichici, trovano ancora più difficoltà, faticano di più, stentano a trovare un ruolo e un senso in una società che, magari li compatisce, ma fa poco per comprenderne veramente ragioni e bisogni. I tre incontri, a ingresso libero, sono introdotti e coordinati da Luciano Luciani.
Si comincia venerdì 29 con Sandro Bartolini, autore di “Cento palazzi e un orto”, edito da Maria Pacini Fazzi Editore. Accanto a lui ci sarà Tiziana Luciani, psicologa e psicoterapeuta. Giovedì 4 aprile, stessa sede e stesso orario, Stefano Tofani, autore di “Fiori a rovescio” (Nutrimenti Mi 2018), sottopone le sue pagine alle riflessioni critiche di Alessandra Giuntoli, docente e pedagogista clinica. Infine, giovedì 11 aprile, Franco Bellato, psichiatra e psicoterapeuta analitico, prende in esame la “storia di vita” dello scrittore romano Iulian Emil Murgoci, “L’uomo di ferro”, (La Zisa Pa 2018), che con le proprie considerazioni chiude la discussione.